Naama

Lettera di Naama

L’Amore non ha storia,
è un sentimento che può essere piccolo o grande e può bruciare in una sola notte e allora non pensarci più, prendimi stanotte, sarò ad aspettarti sulla banchina alla luce di una timida stella; mi riconoscerai perché la mia ombra è nera.
E’ vero, mi piace fare l’amore moltissime volte: sono una ninfomane, ma solo per non vederlo finire mai…per me l’amore erotico non è solo sesso.
Tutti gli amori che ho avuto sono stati i primi e, con ciascuno di essi, come l’araba fenice, sono rinata dalle ceneri. Gli amanti sono stati sempre le mie vite diverse che avrei voluto vivere nello stesso modo della mia unica vita.
E poi, è difficile ammetterlo, ho voglia di tanti amori, tutti diversi.
Vedi, ogni uomo mi suscita qualcosa che è irripetibile nell’altro.
Ho un cuore a più livelli che vuole sempre tutti anche se disponibile all’unicità.
Non sono felice se non è così.
Io ti ringrazio di avermi fatto sognare, credere d’essere ancora desiderabile, credere nella magia di un amore eterno, incontaminato….
Che direbbero le mie labbra se solo potessero baciare le tue, sfiorarle e ricongiungersi in un lungo bacio d’addio per poi ritrovarti perché sì … solo l’amore incasinato è un amore vero !
Ma ora

“Robin è silenzioso,
sta fuori del castello
avvolto nel mantello.
Robin non parla,
aspetta la sua Naama
che non torna,
fuggita è tra la folla.
Robin non ha più frecce
ne voglia di rincorrerle.
Spento è il suo desiderio: il suo cuore tace,
mentre Naama muore
di un amore mai nato.”

Sono stata a vedere la casa di Dalì, il pittore che ho sempre preferito.
La sua pazzia mi contagia attraverso i simbolismi dei suoi quadri.
. Capire e non capire… cosa voleva dire…le sue stampelle!
Si, credo di avere proprio bisogno delle sue stampelle.
Ma non ho più poesia nel cuore. Leggo alcuni versi di Dickinson e non tremo più.
Lascio il favoloso mondo della fantasia o è lui che lascia me.
Forse a questo ti riferivi quando mi sentivi fredda.
Diventerò un “nana bianca” come il sole che ora brilla; Solo che io non avrò vissuto bagliori e crepuscoli, non avrò regalato albe e tramonti da rammentare.
Ma ricordati, la mia essenza era in un bolla di sapone che girava attorno al tuo spirito, ma tu non te ne sei accorto. Forse perchè anelavi la presenza di un corpo ormai assente.

“Io non so perchè non te l’ho detto.
Fingo.
Fingo d’esser viva.
Fingo d’esser gaia.
Fingo l’amore.
Tu ti cibi dei miei sogni, realizzi sensazioni, costruisci certezze, aspetti un domani…
Io non so perchè non te l’ho detto
ma nel petto quel muscolo che voi chiamate cuore è inespresso”.

Io albergo in un corpo troppo stretto ma il mio cuore ha sempre custodito una valanga d’amore che avrebbe voluto dare a tutti convinto che se fosse riuscito nell’intento, non ci sarebbero più state guerre e odio.
Ma non dimentico le mie origini, forse le stesse di tutti : sono un’isola!
Per anni ho vissuto lontano dalla mia terra dove ho pulito cucine e bagni e bevuto lacrime.
Sai cos’è che più m’angoscia?
No, non è la morte, ma sparire senza lasciare traccia.
Vuoi pensarci tu? Si?
Allora immortalarmi, e per farlo fatti guidare solo dalla fantasia. Credimi, non c’è bisogno di bozzetti, ma solo dell’idea che io sono l’essere che tu hai sempre anelato incontrare; Quella lei in carne e ossa, perfetta nei dettagli dei tuoi desideri, quella irraggiungibile creatura fatta di sesso e armonia con un pizzico di mistero che solo la non convivenza può regalare e quel tanto d’imprevisto come quando lei arriva sulla soglia di casa, inattesa ma desiderata….allora le bocche s’incontrano, le mani stringono il corpo che brucia di desiderio.
Sono io che mi lascio sedurre dei tuoi baci che scivolano lungo il corpo dopo avere sfiorato i capezzoli…sono tua.
Tu mi hai creata nella tua fantasia divenendo unica nel tuo desiderio…potrei essere senza forme, ma tu mi ami….le tue lacrime di gioia mi rendono immortale!
Sarò tua per sempre, anche nella mano che ora stringi, sono lì, inespressa ma desiderata.
Sono il tuo desiderio di crearmi così uguale e diversa da quella che sono, ma così simile alla tua memoria.

Naama