

Gli spiritelli
Enzo Falzone la guida onoraria, così ama definirsi, dell’Agenzia
Riggi-Tour aveva promesso a noi tutti partecipanti una magnifica
sorpresa non compresa nel programma.
Così, giorno 15 Agosto 2016, con
gli occhi ancora colmi delle visioni del bellissimo golfo di Napoli,
dello splendido mare con i suoi faraglioni, di Capri e Anacapri, in
serata ci ha condotti a Casertavecchia.
Dopo un tragitto in salita a
piedi non proprio comodo anzi gravoso per la stanchezza accumulata nelle
escursioni della giornata, siamo giunti al Borgo.
Questo è apparso
subito pittoresco e tipico con le sue botteghe artigiane e le viuzze
strette e tortuose seguendo una delle quali ci siamo trovati per incanto
nella piazza del Duomo.
Qui, in un ampio spazio che compone la
piazza fa bella mostra di sé il Duomo, nel quale si fondano lo stile
siculo-arabo. quello romanico e quello benedettino, consacrato al culto
di San Michele Arcangelo. A fianco sorge l’imponente campanile terminato
di costruire nel 1234.
Sulla piazza si affacciano anche il Palazzo Vescovile, il Seminario e la casa Canonica. Appena superata la piazza, imboccata la via San Michele Arcangelo,è apparsa la casa delle bifore di cui Enzo non aveva volutamente anticipato nulla.

Al suo cospetto chiunque avverte un’atmosfera magica. Si sente subito nell’intimo la straordinaria eccezionalità del luogo immerso nella luce soffusa dei lampioni.
La casa si riconosce immediatamente tra le altre contraddistinta com’è da una finestra con una bifora gotica da cui fanno capolino gli spiritelli della signora Ursula.
In proposito si dice che gli spiritelli, dei pupazzi di coccio creato dalla signora Ursula Edith Pannwite, se rotti non volutamente liberino i desideri segreti di chi li possiede realizzandoli.
La gente del luogo considerava la signora Ursula la reincarnazione di Siffridina tornata nel Borgo per farlo rifiorire.
Siffridina era la contessa di Cosenza della casata dei Sanseverino di Lauro una delle più potenti dinastie feudali di epoca medioevale. Moglie di Tommaso il vecchio, madre di Riccardo, lo sposo di Violante figlia dell’Imperatore Federico secondo.
Peccato che quella sera nessuno di noi possedeva uno spiritello che, rompendosi accidentalmente, avrebbe potuto realizzare chissà quali desideri nascosti.
18 Agosto 2016
ninoelle