Brasile

La leggenda di Manaus ( Brasile )

Nel cuore dello stato di Manaus in Brasile, tra la confluenza del Rio Negro e il Rio delle Amazzoni, in una piccola radura delimitata dal fitto della foresta pluviale, vive una pacifica comunità indio.

La foresta, che sembra proteggere bonariamente i nativi dal mondo esterno, è costituita da rigogliose mangrovie, grandi pampini verde pallido, splendide felci ed enormi samauma dai tronchi grigio-biancastri che svettano per decine di metri in alto ed esplodono alla sommità in fronde che avvolgono tutto in una luce soffusa di verde.

Nel villaggio sono presenti pochi uomini anziani mentre i giovani sono a caccia e a pesca.

Le donne accudiscono alla prole e svolgono le faccende domestiche. I bimbi giocano felici con i loro lentissimi lemuri e piccole testuggini.

In disparte, un vecchio rugoso sta seduto sul bordo di una canoa tratta a secco; a lui, chi vuole, può chiedere del Dio delfino. Il vecchio, interpellato, narra gravemente:

nelle notti di plenilunio, quando tutto è silenzio, dalle acque emerge un gran delfino che, al chiarore della luna, si trasforma in un vigoroso giovane uomo.

Presto raggiunge la riva e con passo deciso, si reca al villaggio dove, in una capanna, la più bella fanciulla attende senza timore.

Lei sa che la nudità la rende preziosa; i suoi piccoli seni turgidi sono doni, i fianchi flessuosi brune liane, le rosse labbra boccioli odorosi, i capelli orchidee nere.

Testimone la luna, i giovani si amano.

Dopo mesi i saggi si riuniscono e proclamano che presto la tribù avrà in dono dal Dio un figlio.

Il volto del narratore, solcato dal tempo, è impenetrabile.  Egli è certo che l’evento appena raccontato si è effettivamente verificato e che si continuerà a verificare sino a quando la tribù crederà.