Trentino Alto-Adige

Narra la leggenda che,
Giorgio Fugger,
un ricco banchiere,
per avere in sposa
Elena Maduso,
accettò la sfida
di costruire un palazzo a Trento
in una sola notte,
cosa veramente impossibile
senza un intervento magico.
Per tale motivo
si rivolse a Satana
che in un battibaleno
realizzò un bellissimo palazzo
in stile classico romano
Satana poi,
presentatosi per la sottoscrizione
del contratto di vendita dell’anima,
si vide fare una controproposta –
IL Fugger avrebbe sottoscritto il contratto
solo se Mefisto
avesse ritrovato
tutti i chicchi di grano di una stazza
sparsi per il palazzo-.
Il principe degli inferi,
ritenendo la prova
veramente ridicola per lui,
accettò la controproposta.
Ritrovò tutti i chicchi di grano
ad eccezione di uno
posto ai piedi di una gran croce
la cui presenza lo inibì.
Compreso l’inganno,
pestò con gli zoccoli
così violentemente il pavimento
sino a che s’aprì una grande voragine
dove precipitò tra le fiamme.
Le fiamme annerirono tutto il palazzo
tanto da prendere il nome
di “palazzo nero”.
La stranezza in atto è che
il palazzo non è affatto nero
ma del suo bel colore originale.
Satana poi,
presentatosi per la sottoscrizione
del contratto di vendita dell’anima,
si vide fare una controproposta –
IL Fugger avrebbe sottoscritto il contratto
solo se Mefisto
avesse ritrovato
tutti i chicchi di grano di una stazza
sparsi per il palazzo-.
Il principe degli inferi,
ritenendo la prova
veramente ridicola per lui,
accettò la controproposta.
Ritrovò tutti i chicchi di grano
ad eccezione di uno
posto ai piedi di una gran croce
la cui presenza lo inibì.
Compreso l’inganno,
pestò con gli zoccoli
così violentemente il pavimento
sino a che s’aprì una grande voragine
dove precipitò tra le fiamme.
Le fiamme annerirono tutto il palazzo
tanto da prendere il nome
di “palazzo nero”.
La stranezza in atto è che
il palazzo non è affatto nero
ma del suo bel colore originale.
Diavolerie, diavolerie,
vere diavolerie.


Ninoelle 31 luglio 2017